In Africa sono numerose le riviste che si occupano di mobilità, ma poche sono concentrate su questa sola tematica, come è stato recentemente rilevato da un’accurata analisi della letteratura africana in lingua inglese sul settore migratorio [1]. Date le dimensioni e la qualità del lavoro appena citato non occorre procedere a una nuova ricognizione, ma è sufficiente sintetizzarne le conclusioni, aggiungendo qualche annotazione.
Il rapporto tende a sottolineare lo sviluppo quantitativo del settore editoriale, interrogandosi invece sulla qualità, soprattutto accademica, della cinquantina di riviste censite. In particolare rileva che soltanto il semestrale “African Human Mobility Review”, fondato nel 2014 dallo Scalabrini Institute for Human Mobility in Africa (Città del Capo) e dalla Università del Western Cape (Capo Occidentale), risponde a tutti i criteri scientifici, oltre a essere ovviamente centrato esclusivamente sul nostro tema.
Molte riviste accademiche, che toccano più volte quest’ultimo, sono in realtà dedicata a realtà più ampie, basti pensare a “Africa Insight”, un trimestrale fondato nel 1971 dall’African Institute of South Africa, che nel 2020 ha pubblicato un fascicolo monografico sulle migrazioni. Oppure al trimestrale “African Research Review”, inaugurato nel 2007 in Etiopia dalla International Association of African Researchers and Reviewers, che ha approfondito le reazioni contro le migrazioni in alcuni stati africani. In pratica dalle riviste più generaliste la mobilità è vista attraverso le crisi, come si rileva anche dal trimestrale “African Health Sciences”, creato nel 2001 dalla Facoltà di Medicina della Makerere University (Uganda). Questa rivista ha infatti trattato le migrazioni in relazione alla recente esplosione pandemica e alle restrizioni alla mobilità imposte dalla pandemia [2].
Le migrazioni non hanno comunque solo a che vedere con le crisi e in numerosi settori sono discusse quali elemento strutturale delle realtà africane. In questo ambito ha uno speciale rilievo la dimensione economica, così il semestrale “African Journal of Economic Review”, fondato nel 2013 presso la Faculty of Arts and Social Sciences della Open University of Tanzania, ha trattato dei movimenti di lavoratori qualificati in tutto il continente. Sulle stesse linee si muove, ma alquanto saltuariamente, “The Ghana Journal of Development Studies”, nato nel 2004 presso la locale University for Development Studies. La dimensione sociale è affrontata dal semestrale “African Sociological Review/Revue Africaine de Sociologie”, fondata nel 1997 dal Council for the Development of Social Science Research in Africa di Dakar. In particolare questa rivista ha pubblicato articoli non solo sulla mobilità interna all’Africa, ma anche su quella da questo continente all’Europa. Il tema delle migrazioni continentali è stato esplorato anche dalla “Eastern Africa Social Science Research Review”, pubblicata semestralmente dal 1985 per conto della Organisation for Social Research in Eastern Africa di Addis Abeba in Etiopia.
Recentemente il semestrale “Gender and Behaviour”, edito dal 2003 presso il Centre for Psychological Studies in Nigeria, si è occupato sugli aspetti psicologici delle migrazioni di minori. L’importanza del quadro religioso è invece ricordata da alcuni articoli dell’annuale “HTS Theological Studies”, stampato dal 1943 a Cape Town. Mentre l’aspetto giuridico è affrontato da “Law, Democracy and Development”, fondato nel 1997 presso la già ricordata Università del Western Cape. Alcune riviste affrontano ulteriori discipline, ma prestano soprattutto attenzione al proprio quadro nazionale, come ad esempio il “Ghana Journal of Geography”, nato nel 2009.
Insomma la maggior parte degli interventi è dispersa tra testate che si occupano solo occasionalmente di migrazioni, mentre la sola “African Human Mobility Review” affronta esclusivamente la complessità dei movimenti in Africa e dall’Africa. La rivista alterna numeri monografici, come il 9, 2 (2023) sulle migrazioni tra Africa e Cina, a numeri miscellanei, come il 9, 1 (2023), che raccoglie articoli sulle migrazioni verso il Sud Africa, il Mozambico, la Nigeria, lo Zimbabwe. In ogni caso, anche le riviste non specializzate sul tema garantiscono la facile reperibilità dei contributi, poiché sono in genere a disposizione su piattaforme “open access”.
[1] African Union Commission, Mapping Issues for Formulating a Strategic Plan for the African Centre for the Study and Research on Migration (CARIM), Bamako, Mali. Final Report, Addis Ababa, AUC – Department of Health, Humanitarian Affairs and Social Development (HHS), September 2022 (disponibile a au.int/en/newsevents/20220919/workshop-formulating-strategic-plan-african-centre-study).
[2] Una parte degli articoli sulle mobilità sono legati a speciali casi medici, abbiamo appena ricordato il Covid-19, ma già l’AIDS ha portato a riflessioni sulla trasmissione dovuta alla mobilità nel trimestrale “African Journal of AIDS Research”, fondato nel 2002 e basato a Makhanda in Sud Africa. Sempre in campo medico l’“African Journal of Reproductive Health”, trimestrale fondato nel 1997 dal Women’s Health and Action Research Centre a Benin in Nigeria, ha studiato il caso delle migranti in Italia nel quarto fascicolo del 2021.