Per una storia politica dell’emigrazione

Garibaldi, i Garibaldi, i garibaldini e l’emigrazione1

1. Esilio ed emigrazione
Nei primi capitoli di Nostromo, pubblicato nel 1904, Joseph Conrad descrive non soltanto l’ambiente geografico, ma anche i personaggi principali. Tra questi si distingue l’anziano albergatore Giorgio Viola, che determinerà l’esito finale, ma che a noi qui interessa perché è un italiano, anzi un ligure, emigrato in Sud America. Di Viola Conrad sottolinea più volte che è stato un garibaldino e agli inizi del terzo capitolo specifica che era “often called simply the ‘Garibaldino’ (as Mohammendans are called after their prophet)”. Poche righe più sotto spiega il parallelo: “The old republican did not believe in saints, or in prayers, or in what he called ‘priests’ religion”. Liberty and Garibaldi were his divinities”2.

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Fondazione Casa America

A conclusione dell’anno garibaldino
martedì 19 febbraio presso la Fondazione Casa America
ore 16.00
 proiezione del documentario Garibaldi. Oltre il mito
ore 17.30
 presentazione del volume Garibaldi. Iconografia tra Italia e Americhe

Roberto Speciale, Presidente Fondazione Casa America
Arturo Colombo, Università di Pavia
Anna Maria Lazzarino Del Grosso, Università di Genova
Lauro Rossi, Segretario Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi
Franco Sborgi, Università di Genova
Leo Lecci, Università di Genova

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