Storia d'Italia

Storia d’Italia. Annali 24. Migrazioni

Storia d'ItaliaQuesto nuovo «Annale» della Storia d'Italia dedicato alle Migrazioni prende spunto da due considerazioni di fondo. La prima considerazione è la rilevanza che nel lungo periodo i processi di emigrazione e di immigrazione hanno avuto nella storia italiana. Innanzi tutto è stata la posizione strategica nel Mediterraneo a rendere l'Italia uno dei nodi di quell'intensa mobilità che ha conferito unitarietà culturale alle civiltà del grande bacino marino. In secondo luogo è stata la dinamica demografica esistente nelle aree di frontiera settentrionali a conferire all'Italia un altro rilevante ruolo strategico. Le Alpi, ritenute a lungo una frontiera-barriera, nelle ricerche piú recenti si sono rivelate l'altro grande spazio di comunicazione e di scambio, in virtú della radicata mobilità delle popolazioni locali. In terzo luogo è stata l'incessante mobilità interna che, nonostante la reiterata frammentazione politica del paese, ha caratterizzato i rapporti fra diverse realtà, mettendo costantemente in contatto le popolazioni di differenti aree economiche e sociali. E infine, a conferire un altro ruolo decisivo all'Italia è stato il contributo predominante che in termini quantitativi il nostro paese ha fornito alle grandi emigrazioni europee otto-novecentesche. La seconda considerazione investe l'attualità che i fenomeni di emigrazione e immigrazione hanno assunto oggi, nel breve periodo, sotto lo stimolo delle tendenze affermatesi negli ultimi venti anni. In questo arco temporale, infatti, al pari di altri paesi dell'area mediterranea, l'Italia è diventata uno dei poli di destinazione dei flussi migratori internazionali, stimolati dalle grandi trasformazioni economiche e politiche del mondo contemporaneo. Negli stessi anni in cui si è andata affermando l'immigrazione straniera si è assistito inoltre alla ripresa dell'emigrazione da parte degli italiani.
Molti storici italiani e stranieri lamentano che l'emigrazione sia quasi del tutto esclusa dalle grandi riflessioni d'insieme sulla storia del paese. Si tratta di un vuoto storiografico che questa nuova «Grande Opera» colma in modo davvero esemplare.
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Modelli di emigrazione regionale dall’italia centro-settentrionale

Asei 2 – Modelli di emigrazione regionale dall’italia centro-settentrionale

Modelli di emigrazione regionale dall’italia centro-settentrionale MODELLI DI EMIGRAZIONE REGIONALE DALL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE
ASEI 002 – 88-7853-051-4 – 2006 – 228 p. – € 25,00

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Nel nuovo millennio gli studiosi si sono schierati concordemente a favore di un approccio regionale alla storia dell’emigrazione italiana. Tutti o quasi ritengono infatti che si possano comprendere le tradizioni storiche e le motivazioni di partenze e ritorni, nonché della loro reiterazione nella vita di un individuo, facendo riferimento non soltanto al luogo di origine, ma anche al sistema geografico più complesso che circonderebbe quest’ultimo. Sulla scorta di una riflessione teorica approfondita negli anni Ottanta e Novanta del Novecento da Emilio Franzina e Fernando Devoto e di alcuni volumi finanziati da varie regioni si è concluso che esistono dinamiche regionali, spesso originate in età preunitaria, le quali hanno determinato veri e propri modelli migratori di lunga durata. Tali conclusioni hanno informato importanti imprese editoriali (alcuni volumi regionali della Storia d’Italia Einaudi, quelli più recentemente pubblicati dalla Laterza, le ricerche promosse da singole amministrazioni o singoli autori) e determinato una ricca messe di pubblicazioni, senza, però, facilitare il compito del lettore o del ricercatore. Buona parte di questa produzione si legge o si studia trattenendo ben poco, se […]
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