Bordo – Bosnes Aires – 13-6-47

prossimo piroscafo tu possa imbarcarti e raggiungermi subito.

Non starti a preoccupare per la mia sistemazione, quì dalle voci che si sentono, e dalle varie domande che faccio io, personalmente al personale della nave, che sono cittadini Argentini mi dicono che il mio mestiere e molto ricercato e viene pagato molto bene. Sono sicuro che noi si faremo un avvenire migliore, e specialmente per i nostri figli. Dio ci proteggerà stai tranquilla. Sono circa due giorni che navico non faccio altro che pensarvi – specialmente quando mi metto a mangiare, perché non sò quello che pagherei per dividerlo con voi, e questo mi avvilisce. Ma voglio augurarmi che presto mi siete tutti vicini, e all’ora io sarò più tranquillo. Scrissi una lettera, un’ora prima che il piroscafo si mettesse in moto, cioè il 12 ammattina – alle ore 6. 1/4. Fernando nel suo solito fare da ragazzo la volle gettare dalla banchina per darla a una signora per impostarcela, la fa cadere in mare – così partii senza darti gli ultimi avvertimenti – ma voglio sperare che questa ti giunga a tempo.

Ti dicevo appunto sulla lettera che da come ci dicevano a Genova prima di imbarcare, che bisognava portarci sulla nave non più di 5000 lire a persona – al contrario invece quì a bordo i soldi non valgono nulla – ho appena riuscito a comperare le sigherette a forza di insistenza presso i comandanti della nave, mi sono rimasti circa 2000 lire in tasca. Voglio sperare che tu possa essere bene avvisata prima di imbarcarti, e con il denaro che ti rimane compra quello che ti può essere utile a Genova in modo che non vadino perduti i soldi.

Voglio sperare ancora – che anziche partire il 18 c m. tu possa imbarcarti il 25 – così avrai il tempo di fare le cose con calma.

Mi raccomando che i bacagli siano bene chiusi e che non dimentichi nulla. Quì l’imbarco dei bacagli non stati a nessuno aperti, almeno quello che ho potuto vedere io – mi auguro che non lo facciano nemmeno al tuo imbarco.

Ricordati della macchina da cucire che e utilissima. Quando vai a comperare non dimenticarti nulla cioè, biancheria, calze, stoffe di vestiti, comprati un anello d’oro e un braccialetto.

Vestitevi tutti, e lasciati solo una 25.000 lire che ti serviranno a Genova – per il mangiare.

Il viaggio da Roma a Genova – fallo a spese tue con il libretto ferroviario – come o fatto io. E quando sei a Genova – stai attenta a come si svolgono le pratiche all’ufficio emigranti perché c’è pericolo che faccino dello ostruzionismo come e di solito. Dimenticavo dirti; se non fai a tempo a riscuotere le mie mesate al Ministero fai in modo di farteli imprestare da Iole – che si agira sulle 40.000 lire, così tua madre quando va a riscuoterle glie li restituisce – credo che non ci troverà da dire, qualcosa – altrimenti vai da mio cognato Lino.

Maurizio con la scuola potrebbe fare in tempo se la partenza e il 25 – sarebbe molto bello – in quanto al diploma si fosse – c’è lo faremo spedire in un secondo tempo. Maurizio in Argentina l’avorerà anche lui se tutto va bene. In quanto a Liliana e Luciana loro faranno a tempo a tutto.

Mi raccomando di stare attenta ai figli durante il viaggio non lasciarli mai. In 17 giorni di viaggio vedrai che vi ingrasserete tutti, perché cuì avrete da mangiare quanto ne volete. Io vi aspetterò a Bones Aires – con ansia, e sicuramente con una bella casa – pronta. Sarà una nuova vita certamente e dimenticheremo presto tutte le sofferenze subite del resto c’è lo meritiamo con giustizia si lo è.

Non vedo l’ora di arrivare e vederti giungere anche a te – con i figli così potro stare più tranquillo e l’unica preoccupazione sarà per me lavorare solo e basta.

Vi abbraccio a tutti, saluti a tutti, bacioni tutti Mario

A presto rivederci

A bordo. Buones Aris – 14-6-47- Cara Maria. Aggiungo ancora nella lettera questa mia, perché mano a mano che passa il tempo mi vengono sempre cose da dirti. Il viaggio e sempre magnifico ci avviciniamo verso Gibbiterra come dicono verso mezzogiorno così potrò spedirti questa mia. Io sto molto bene in salute, e così voglio sperare di tutti voi. Ai incominciato le pratiche? A che punto ti trovi? Non sò quanto pagherei per saperlo. Voglio sperare che tutto vada bene, così per i primi di luglio sarete vicino a mè. Sono sicuro che non mi ci potrei vedere solo. Cosa ne pensi tu?…….. Avrai, i miei medesi pensieri? Vedrai Maria che noi ci troveremo bene. Lavoreremo tutti, ma sarà ricompensato.

Pensavo – di fare una cosa, di dire a tua madre, quando andrà a portare le domande che tu sai, al ministero, di dire, che tu non puoi andarci perché sei malata (fai le corna, come le ho fatte io) dico questo perché: Il capo del personale mi concesse il mese con l’assegno perché tu dovevi vivere, se sapesse che anche tu vieni via; ci potrebbe rimanere male: Capito? Mi raccomando di dire a tua madre che non si dimenticasse di presentare le domande sempre qualche giorno prima della scatenza.

Nella roba che dovrai portarti via, ricordati di portare i libri di scuola quelli più interessanti il resto vendi tutto. La rimanenza dei ferri da lavoro, come il resto della roba di elettricità che e nella cassetta in cucina scegli la migliore, porta via tutto. Ricordati, che la spedizione dei bauli e stabilito che ogni persona gli appartiene mezzo cubo – a persona – perciò i bauli fai in modo che non superi come e stato stabilito. In ogni baule metteci la targa con i quattro nomi. E per la spedizione non ti rimane altro di metterti d’accordo con la Confederazione del lavoro – e dovrai portare i bauli alla stazione 2 o 3 giorni prima di partire da Roma. Io credo che sia dalla parte di S. Bibiana alla stazione nuova. Per questo dovrai andare incontro alla spesa soltanto da casa – alla stazione il rimanente niente. Fernando fa sempre il solito stupito, non vedo l’ora di arrivare e levarmelo dai piedi. Quando verrai giù ti racconterò meglio – non dire niente alla moglie. Mi ha stufato fino alla cima dei capelli. Ignorante come non ho mai visto nessuno. A fatto delle figure con gli altri emigranti che io mi vergogno per lui. Cara Maria perciò sicuramente quando saro a destinazione sarò solo e non vedrò l’ora che tu giunga. Non ho altro da dirti spero che ti giunga in tempo prima che tu parta da Roma. Salutami mia Zia – tua madre e Olga. E a voi tutti tanti bacioni dal vostro Mario.

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    By: Paola Campanini

    Attrice, autrice, burattinaia, artigiana, studiosa del teatro di figura, Paola Campanini nasce a Roma in un giorno di tarda primavera del XX secolo.

    Dopo un’infanzia e un’adolescenza trascorsa fra letture compulsive e piccole creazioni d’arte, una laurea in storia del teatro, un po’ di saggi pubblicati, un libro sulle marionette barocche, corsi di teatro e lezioni di canto, si mette in cammino e approda alla baracca dei burattini, dove trova la quadratura del cerchio.

    Nel 1995 fonda i Burattinmusica e da allora si dedica con tutta se stessa al teatro, alla musica e ai pupazzi. Ha una casa affollata di burattini, creature e oggetti fantastici, perché il segreto per essere felice è non smettere mai di giocare.

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    Caro Mario, Maria mia adorata. Argentina 1947
    Genova – 9-6-47
    Genova – 10/6/47
    Genova – 10-6-47
    Buonos Aires 1-7-47

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