La “Fondazione ‘Paolo Cresci’ per la storia dell’emigrazione italiana”

Il 12 novembre 2006 è stato inaugurato a Lucca il Museo sulla storia dell’emigrazione italiana e in contemporanea è stato presentato il Sogni e fagotti. Parole, canti e immagini degli emigrati italiani curato da Maria Rosaria Ostuni e Gian Antonio Stella. In tale occasione abbiamo potuto intervistare proprio la prima dei due autori e le abbiamo chiesto di presentarci l’opera della Fondazione Paolo Cresci, di cui è responsabile scientifica.

L’Amministrazione provinciale di Lucca ha acquisito, alcuni anni fa, l’Archivio di Paolo Cresci, appassionato studioso prematuramente scomparso, dagli eredi e ha dato vita alla Fondazione che possiede la più ricca e importante raccolta di documenti sull’emigrazione italiana, forte di più di diecimila “pezzi” tra immagini, passaporti, documenti, libri, riviste, manifesti, fogli volanti e vari altri materiali riguardanti quest’ importante fenomeno.
Lo scopo della Fondazione è conservare la memoria dell’emigrazione italiana e per offrire a tutti un luogo e strumenti per fare ricerca. Fanno parte del patrimonio della Fondazione diverse migliaia di lettere di emigrati: finora ne sono state “decifrate” e trascritte quattromila. Pagine di storia, dunque, che possono costituire occasione di riflessione per gli italiani di oggi i quali hanno di fronte non più il problema dell’emigrazione ma quello dell’immigrazione. Vivono cioè lo stesso fenomeno, ma in prospettiva rovesciata.
La Fondazione, nata nel 2002, continua a raccogliere e conservare documenti sull’emigrazione mettendoli a disposizione di studiosi e di quanti sono, comunque, interessati all’argomento. Collabora perciò con università, centri di studi, istituzioni culturali per focalizzare i problemi passati e presenti dell’emigrazione. Nello stesso tempo opera con le comunità all’estero allo scopo di intensificare i loro rapporti culturali con l’Italia. In questo senso sta realizzando tutta una serie di interviste a discendenti di emigrati cominciando dall’Argentina e dal Brasile. Ha creato, presso la sua sede in palazzo ducale di Lucca, il “Museo ‘Paolo Cresci’ per la storia dell’emigrazione italiana”; ha allestito diverse mostre, anche all’estero; ha pubblicato volumi, tra cui uno in collaborazione con la SSIS-Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario della Toscana (Un filo tra due mondi – Proposte di lavoro didattico sulla storia dell’emigrazione, Lucca 2004). Per la comunità scientifica ha iniziato a mettere su Internet gli indici del “Bollettino dell’emigrazione” (1901-1927) e, in prosieguo di tempo, tutta la rivista.
Per chi sia interessato a contattarla gli indirizzi sono:
Fondazione ‘Paolo Cresci’ per la storia dell’emigrazione italiana, Cortile Carrara 1, 55100 LUCCA; tel. 0583. 417483; fax 0583.417770; e.mail info@fondazionepaolo cresci.it; sito web www.fondazionepaolocresci.it

 

L’ultimo lavoro portato a termine dalla fondazione è proprio il volume Sogni e fagotti. Parole, canti e immagini degli emigrati italiani. Chiediamo dunque all’autrice di presentarcelo brevemente.

 

Sogni e fagotti ripercorre le vie battute dai milioni di italiani che, tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e gli anni sessanta dello scorso secolo, lasciarono il proprio paese per cercare la “fortuna” inseguendola con bagagli leggeri. Argomenti dei vari capitoli sono la scelta di emigrare, la partenza, il viaggio, l’arrivo, l’insediamento e il difficile inserimento nei nuovi paesi, il lavoro, i momenti salienti della vita familiare e sociale.
Il volume si vale, in gran parte, delle lettere e delle fotografie conservate dalla Fondazione Cresci. I documenti sono eccezionali e variegati e consentono di guardare al fenomeno quasi dall’interno, di cogliere attimi ed emozioni di un’esperienza che ha segnato la vita di tantissime persone. Il tentativo è quello di dare voce e visibilità a protagonisti forti e dimenticati della storia sia dell’Italia che di tutti i paesi dove si sono stabiliti. La lingua usata nelle lettere è spesso scorretta ma sempre viva; le immagini raccontano molti momenti della nuova vita. Un CD, con un’ampia scelta di canti d’emigrazione eseguiti da Gualtiero Bertelli con la “Compagnia delle acque”, completa “Sogni e fagotti”.