Recensione di Flavio Giovanni Conti, I prigionieri italiani negli Stati Uniti

Flavio Giovanni Conti, I prigionieri italiani negli Stati Uniti, Bologna, il Mulino, 2012

 

Conti è uno specialista della storia dei prigionieri italiani nella seconda guerra mondiale, vedi il suo precedente I prigionieri di guerra italiani, 1940-1945, Bologna, il Mulino, 1986. Oggi si concentra su un settore specifico della prigionia, che negli ultimi anni ha attirato molta attenzione: si veda, ad esempio, Simona Cosso, Prigionieri italiani negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, “Studi piacentini”, 25-26 (1998-1999), pp. 153-177; Memorie di un soldato prigioniero degli americani: 1943-1946, a cura di Mario Carlesso, Virginio Maso ed Erika Lorenzon, Treviso. Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea della Marca Trevigiana, 2005; Mario De Prospo, I prigionieri di guerra italiani negli Stati Uniti e il dilemma della cooperazione (1944-46), “Diacronie. Studi di Storia Contemporanea”, 1, 2 (2010), http://www.studistorici.com/2010/04/29/deprospo_dossier_2/. Combinando questa recente storiografia e la propria profonda conoscenza delle fonti archivistiche in materia, Conti traccia un quadro completo dell’intera vicenda e dei suoi singoli capitoli, in particolare della storia dei singoli campi di prigionia e delle vicende di molti prigionieri. Per quanto ci riguarda è particolarmente interessante la sua attenzione ai rapporti tra i prigionieri e gli italo-americani (soldati e civili). Ne viene fuori una pittura movimentata nella quale aiuto e consiglio, ma persino assistenza a incredibili fughe (alcune di una qualche durata), nonché storie d’amore spesso senza speranza ci permettono di seguire la relazione tra gli italiani imprigionati e gli italiani immigrati negli Stati Uniti.