L’emigrazione subìta: storia di una comunità arbëreshe

Introduzione1

L’Italia è da oltre da secoli un paese di emigrazione e, per l’ampiezza del fenomeno2 e per le imponenti ricadute sulla storia politica, economica e sociale, l’emigrazione italiana ha ricevuto la costante attenzione di studiosi afferenti a discipline diverse che ne hanno evidenziato le peculiarità storiche, sociologiche e linguistiche. Tuttavia, nonostante la mole di studi e la molteplicità dei campi di interesse, alcune piste di ricerca rimangono ancora poco battute. Una di queste è quella che si intende perseguire nel presente contributo, in cui mi propongo di analizzare la storia migratoria di un piccolo paese dell’Irpinia a partire dalle storie di vita di coloro che non sono mai emigrati, ma che hanno subìto l’emigrazione di familiari e compaesani, assistendo ai profondi cambiamenti sociali, culturali e linguistici che proprio le partenze misero in moto3. Seguendo la metodologia recentemente suggerita da Donna Gabaccia4, si vuole verificare l’impatto dell’emigrazione sul paese di partenza. In questo contributo, pertanto, sono discussi i risultati di un progetto di ricerca finalizzato alla tutela e alla salvaguardia della minoranza linguistica di Greci (AV) promosso e coordinato dalla Prof.ssa Rosanna Sornicola e condotto dal Suo Gruppo di ricerca. Nell’ambito di tale progetto, mi sono interessata al tema dell’emigrazione con due obiettivi: da un lato, ho cercato di documentare, attraverso prolungate osservazioni ed interviste biografiche, i cambiamenti, reali o percepiti, e alcune dinamiche identitarie che l’emigrazione ha determinato. Dall’altro, ho cercato di verificare l’impatto che l’esodo dal paese ha avuto sulla vita e sulle dinamiche culturali e linguistiche di chi è rimasto.

La ricerca si è svolta nella comunità italo-albanese di Greci5, piccolo comune irpino posto quasi sul confine tra la provincia di Avellino e quella di Foggia, e ha previsto prolungate fasi di osservazione partecipante, conversazioni spontanee con la popolazione locale e la raccolta di storie di vita. In queste storie, il tema della migrazione, reale o sognata, vissuta o subìta, riuscita o fallimentare, si intreccia con la storia della casa in cui si vive, del paese e della regione, con la vita familiare e con i sogni per il futuro, diventando un mezzo per comprendere uno spaccato di vita di una piccola comunità italo-albanese e, forse, di una parte più ampia dell’Italia meridionale.