Recensione: Sandra S. Lee, Italian Americans of Newark, Belleville, and Nutley

Recensione: Sandra S. Lee, Italian Americans of Newark, Belleville, and Nutley, Charleston, SC, Arcadia, 2008, 127 pp.
Stefano Luconi

 

Con circa 1.500.000 residenti di ascendenza italiana, pari a quasi il 18% della popolazione totale del proprio territorio, secondo i dati del censimento del 2000, il New Jersey rappresenta il secondo Stato dell’Unione – dopo quello di New York – per numero di abitanti italo-americani e il terzo – dopo il Rhode Island e il Connecticut – quanto alla loro concentrazione. Inoltre, in quello stesso anno, gli italo-americani costituivano il gruppo etnico più consistente dello Stato. In base a queste cifre, il New Jersey è assurto a luogo simbolo della presenza italiana negli Stati Uniti. Nell’immaginario collettivo, tale paradigmaticità ha implicato pure i cliché più vieti e maggiormente infamanti sull’esperienza italo-americana, tra cui la presunta propensione al crimine organizzato. Lo aveva già attestato, per esempio, l’ambientazione nel New Jersey del serial televisivo The Sopranos, dedicato all’omonima e fittizia famiglia mafiosa.

 

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Risorgimento in Exile. Italian Émigrés and the Liberal International in the Post-Napoleonic Era

risorgimento_exile Maurizio Isabella, Risorgimento in Exile. Italian Émigrés and the Liberal International in the Post-Napoleonic Era, Oxford, Oxford University Press, 2009

 

Quando per il numero 4, 1 (2008) di questa rivista abbiamo ideato il dossier “Per una storia politica dell’emigrazione”, non avevamo valutato esattamente quanto tale campo potesse espandersi. In particolare, avevamo pensato a un solo articolo per il risorgimento: Agostino Bistarelli, Cittadini del mondo? Gli esuli italiani del 1820-1821, pp. 5-21. Precedenti lavori dello stesso Bistarelli (La tela e il quadro. Per una biografia collettiva degli esuli italiani del 1821, “Cercles. Revista d’història cultural”, 10, 2007, pp. 201-220) e di altri studiosi (da Romano Ugolini, Gli esuli italiani n Belgio nel Risorgimento, “Archivio Trimestrale”, 6, 3, 1980, pp. 471-477, a Donna R. Gabaccia, Class, Exile and Nationalism at Home and Abroad: The Italian Risorgimento, in Italian Workers of the World: Labor, Migration, and the Making of Multi-Ethnic Nations, a cura di Ead e Fraser Ottanelli, Urbana, University of Illinois Press, 2001, pp. 21-40, e Maurizio Isabella, Italian Exiles and British Politics Before and After 1848, in Exiles from European Revolution: Refugees in Mid-Victorian England, a cura di Sabine Freitag, New York-Oxford, Berghahn Books, 2003, pp. 59-87, ed Exile and Nationalism: the Case of the Risorgimento, “European History Quarterly”, 36, 2006, pp. 493-520) puntavano in questa direzione, ma non anticipavano il boom che si sarebbe registrato in questo campo appena l’anno successivo. Nel 2009 infatti Gilles Pécout ha raggiunto un primo livello della ricerca da lui organizzata sul volontario internazionale curando un apposito fascicolo monografico su International Volunteers and the Risorgimento, “Journal of Modern Italian Studies”, 14, 4 (2009). In esso, oltre alle riflessioni del curatore sul caso italiano (The international armed volunteers: pilgrims of a transnational Risorgimento, pp. 413-426), troviamo uno studio praticamente speculare a quelli di Bistarelli: Grégoire Bron, The exiles of the Risorgimento: Italian volunteers in the Portuguese Civil War (1832-34), pp. 427-444. Sempre nel 2009 il già menzionato Maurizio Isabella ha concluso una prima parte del suo lavoro sul Risorgimento in esilio con il libro qui preso in esame, sul quale torneremo più avanti. Infine. Valeria Ferrari, Civilisation, laicité liberté. Francesco Saverio Salfi fra Illuminismo e Risorgimento, Milano, FrancoAngeli, 2009, ha trattato di un pensatore e politico, che ha scelto la via dell’esilio in Francia alla fine dell’avventura italiana dei bonapartisti.

 

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Sicilians in Tampa: Unfolding the Journey

Sicilians in Tampa: Unfolding the Journey, convegno 11 – 12 luglio 2008 e mostra 29 marzo – 31 dicembre 2008, Tampa, FL

Meta in particolare di siciliani originari soprattutto di una ristretta area incentrata sui villaggi di Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Bivona e Cianciana nella provincia di Agrigento, il distretto di Ybor City a Tampa in Florida è stato teatro di una delle esperienze più singolari dell’immigrazione italiana negli Stati Uniti. Il radicalismo politico e sindacale – retaggio dei fasci siciliani, ai quali numerosi pionieri della comunità avevano aderito prima di essere costretti a lasciare l’isola a causa della repressione crispina – facilitò l’interazione con gli altrettanto battaglieri spagnoli e cubani, con cui gli italiani si trovarono a condividere il lavoro nelle manifatture di sigari, e agevolò la conseguente elaborazione di una comune identità e cultura “latina” nel corso del primo ventennio nel Novecento.

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A Nation by Design: Immigration Policy in the Fashioning of America

A Nation by Design: Immigration Policy in the Fashioning of America

A Nation by Design: Immigration Policy in the Fashioning of AmericaAristide Zolberg, A Nation by Design: Immigration Policy in the Fashioning of America (New York: Russell Sage Foundation, 2006).

L’ultimo libro di Aristide Zolberg rappresenta un contributo straordinario per tutti gli studiosi delle politiche immigratorie degli Stati Uniti. L’autore presenta un’analisi dettagliata ed approfondita delle politiche di gestione dell’immigrazione che gli Stati Uniti hanno adottato dalla fondazione della repubblica all’età contemporanea per seguire l’impatto che esse hanno avuto sulla creazione di un’immagine nazionale del paese. […]

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Da figlia di emigranti a prima donna Governatore di uno Stato americano

 Marcella Serpa, Ella Tambussi Grasso. Da figlia di emigranti a prima donna Governatore di uno Stato americano, Acqui Terme, Edizioni Impressioni Grafiche, 2007, 173 pp.

Eletta governatrice dello Stato del Connecticut nel 1974, Ella Tambussi Grasso fu la prima italo-americana ad assurgere alla ribalta politica nazionale negli Stati Uniti. La sua vittoria, infatti, precedette di dieci anni il conferimento a Geraldine A. Ferraro della candidatura democratica per la vicepresidenza nel 1984.

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Italians Then, Mexicans Now

Italians Then, Mexicans Now

Italians Then, Mexicans NowJoel Perlmann, Italians Then, Mexicans Now: Immigrant Origins and Second-Generation Progress, 1890 to 2000 (New York: Russell Sage Foundation, 2005).

La nuova ondata di emigrazione di massa diretta verso gli Stati Uniti dopo l’approvazione della legge Hart-Celler nel 1965 e che ha continuato ad aumentare negli ultimi decenni ha spinto molti Americani a chiedersi se i movimenti migratori siano ormai fuori controllo. Molti americani sono convinti che gli immigrati di oggi siano completamente diversi da quelli che arrivarono negli Stati Uniti tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.

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