Tre recensioni di Matteo Sanfilippo

Raccontare la vita, raccontare la migrazione. Atti del convegno di studi per il centenario della nascita di Tommaso Bordonaro, a cura di Santo Lombino, Palermo, Adarte Editore, 2011, 211 pp.

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Tommaso Bordonaro, La spartenza, a cura di Santo Lombino, prefazione di Goffredo Fofi, Palermo, Navarra Editore, 2013, 156 pp.

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Antonio Sbirziola, Povero, onesto e gentiluomo. Un emigrante in Australia 1954-1961, prefazione di Antonio Gibelli, Bologna, Il Mulino, 2012, 331 pp.

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In un convegno del 1990 Emilio Franzina tracciò il primo quadro generale sulla memorialistica italiana di matrice autobiografica relativa all’emigrazione. Il saggio, Autobiografie e diari dell’emigrazione, fu poi pubblicato negli atti a cura di Maria Rosaria Ostuni: Studi sull’emigrazione Un’analisi comparata, Milano, Electa, 1991, pp. 221-241. In esso Franzina ricorda come i sociologi statunitensi prestino attenzione a queste fonti già nel primo Novecento, mentre gli studiosi europei li scoprono nel decennio 1960-1970 sullo slancio di una più generale riflessione letteraria sulla produzione spontanea, o “selvaggia” come era chiamata all’epoca. Gli storici arrivano invece in ritardo persino sulla tardiva riscoperta e si appassionano a quei materiali solo quando comprendono che la loro lettura permette di ritrovare la voce delle classi subalterne.

Alla fine del suo intervento Franzina ricordava come non tutte le autobiografie di emigrati fossero state pubblicate e come molte di quelle inedite erano state raccolte nell’Archivio diaristico nazionale, fondato da Saverio Tutino a Pieve Santo Stefano nel 1984. Nei mesi precedenti il convegno, cui partecipò Franzina, due case editrici avevano in effetti pubblicato testi dell’Archivio diaristico nazionale: Pietro Riccobaldi, Straniero indesiderabile, Milano, Rosellina Archinto, 1988, e Raul Rossetti, Schiena di vetro, Torino, Einaudi, 1989. Inoltre nello iato tra il convegno e gli atti era apparso un terzo racconto autobiografico, presentato l’anno prima a Pieve Santo Stefano: Tommaso Bordonaro, La spartenza, Torino, Einaudi, 1991.

Proprio quest’ultimo era destinato a diventare una sorta di classico dell’autobiografia dei migranti, tanto da essere oggi riedito con un ricco apparato critico: prefazione di Goffredo Fofi, glossario di Gianfranco Folena (già nell’edizione del 1991), un’intervista inedita all’autore, un’appendice fotografica e una fascetta di Andrea Camilleri. Di quest’ultimo è inoltre disponibile un’intervista sull’emigrazione siciliana e Bordonaro, registrata da Gaetano Savatteri a Roma, il 28 ottobre 2009, in previsione del convegno Raccontare la vita, raccontare le migrazioni organizzato nel centenario della nascita dell’autore (l’intervista e una trascrizione si possono consultare all’indirizzo http://www.vigata.org/bibliografia/laspartenza_int.shtml). Gli atti del convegno sono stati a loro volta raccolti da Santo Lombino e fanno da pendant al precedente Lasciare una traccia. Scritti su “La spartenza” con un’intervista a Tommaso Bordonaro, a cura di Nicola Grato e Santo Lombino, Palermo, Adarte Editore, 2009.