AMERICA AMERICA

VENERDI 7 Novembre

Sala Bazzani Via Roma, 5 Castel Goffredo – ore 17:00

Inaugura:ione della mostra

"America America"

L'emigrazione italiana nel Nuovo Mondo

Seguirà visita guidata dal cmatore ErnestoMilani

Associazione Lombardi nel Mondo

La mostra è aperta fino al 21 novembre dalle 10.00 alle 12.00.

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Incontrare la storia nel museo: il cinema racconta …

 Proposta per la scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado

Incontrare la storia nel museo: il cinema racconta …

I NUOVI LABORATORI DIDATTICI DEL
MUSEO REGIONALE DELL’EMIGRAZIONE “PIETRO CONTI”

Il Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” propone dei nuovi percorsi di approfondimento didattici da svolgersi presso la sede del museo o direttamente presso gli istituti scolastici. Questi percorsi possono realizzarsi secondo modalità diverse, in funzione delle scelte curriculari di ciascun insegnante o delle specificità storiografiche di ciascun argomento.
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Chi Siamo

Comitato scientifico: Paola Corti (Università di Torino) Fernando Devoto (Universidad de Buenos Aires) Donna R. Gabaccia (University of Minnesota) Bruno Ramirez (Université de Montréal) Maddalena Tirabassi (Fondazione Agnelli) Éric Vial (Université Cergy-Pontoise) Direzione: Emilio Franzina

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Le migrazioni dalla Puglia in età moderna e contemporanea

La marginalità della Puglia nelle grandi fasi dell’emigrazione nazionale e meridionale, il suo ruolo appartato, ad esempio nella transizione tra XIX e XX secolo, con valori migratori per così dire fisiologici sino alla metà degli anni Ottanta e poi, con il principiare del nuovo secolo, con valori non più trascurabili in cifre assolute, pur tuttavia dimezzati, all’incirca sino al 1910, rispetto al dato meridionale, possono forse spiegare la persistente indifferenza della storiografia ad indagare tempi ragioni e modalità delle migrazioni1.
Sino a tutti gli anni Settanta ad interessarsi di emigrazione non vi sono che gli studi di Franca Assante, lavori di certo importanti per la capacità di aprire la strada ad indagini successive, ma di fatto sintesi storico demografiche che, sulla base di fonti statistiche e documentarie formali e oggettive, dalla letteratura e pubblicistica d’epoca alle inchieste parlamentari, legano le ragioni delle migrazioni ai caratteri strutturali ed ai cicli dell’economia agricola locale, ne leggono gli effetti indotti di invecchiamento e di femminilizzazione della popolazione nelle aree di partenza ma anche di complessivo arretramento di quelle economie locali che proprio dall’emigrazione avrebbero potuto trarre spinte modernizzatici2.
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Le fonti sulle migrazioni nell’archivio storico della congregazione per l’evangelizzazione dei popol

1. La Congregazione “de Propaganda Fide” fu ufficialmente istituita il 6 gennaio 1622 da papa Gregorio XV con lo scopo di coordinare e dirigere l’azione missionaria in tutto il mondo. Questa attività poteva assumere vari aspetti. Vi erano le missioni per la conversione degli “infedeli” o dei “pagani” nei territori dell’Estremo Oriente, dell’Africa o del Nuovo Mondo raggiunti dall’espansione europea; vi erano inoltre le missioni destinate alle minoranze cattoliche di rito orientale all’interno del mondo islamico e dell’Europa ortodossa e, infine, vi erano le missioni sui confini dell’Europa protestante. In generale, dunque, le direttive d’azione della Congregazione erano indirizzate nel duplice sforzo della diffusione e della difesa della religione cattolica in tutti i territori dove essa non si fosse saldamente stabilita oppure dove non vigessero accordi specifici tra la Santa Sede e l’autorità civile (come ad esempio nell’America spagnola a causa del sistema di Regio Patronato)1.
Questa competenza della Congregazione si perpetuò nei secoli successivi anche se ci furono degli importanti mutamenti nella sua competenza territoriale. Nel 1908 con la costituzione Sapienti Consilio Pio X tolse dalla giurisdizione di Propaganda l’Inghilterra, l’Irlanda, la Scozia, l’Olanda, il Canada e gli Stati Uniti. Già in precedenza nel 1862 Pio IX aveva distaccato, pur lasciandola sotto l’autorità del medesimo prefetto, la Congregazione de Propaganda Fide per gli affari del Rito orientale (rifondata in modo autonomo nel 1917 con la denominazione di Congregazione per le Chiese Orientali) che aveva un proprio archivio e sovrintendeva a tutte le questioni riguardanti l’unione con le Chiese orientali2.
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If the Sidewalks of These Streets Could Talk

Gli italiani del Belgio. Storia e storie di due secoli di migrazioni

Anne Morelli, Gli italiani del Belgio. Storia e storie di due secoli di migrazioni, Foligno, Editoriale Umbra, 2004, 130 pp.

 Esce a cura della professoressa Anne Morelli dell’U.L.B. il quinto Quaderno del Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, in collaborazione con la Regione dell’Umbria. Il piccolo volume, dedicato alle migrazioni italiane in Belgio, riassume cronologicamente le vicende più importanti delle varie ondate migratorie italiane. In un primo momento viene descritta la comunità italiana pre-industriale per poi giungere alla storia dell’insediamento ottocentesco. In seguito viene affrontata la situazione del nuovo secolo e del ventennio fascista. Un capitolo importante riporta le molteplici storie personali avvenute durante la seconda guerra mondiale e il periodo di resistenza per arrivare infine alla grande “deportazione” economica post-bellica.

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