Buenos Ayres 13-8-47

23.

 

Alla Signora

Barbieri Maria

Via Saturnia N° 55

Roma

Quartiere S.Giovanni

Italia

 

Spedisce Piacentini Mario

Otel Emigranti

Buenos Ayres

Argentina

 

Buenos Ayres 13-8-47

 

Cara Maria mia.

Ricevo le tue del 4-8 ed 5-8- oggi stesso vengo a risponderti. Ieri ti ho spedito una in data del 12 – avvisandoti che la mia decisione e presa cioè e quella del ritorno. Non muoverti per nessuna ragione, non vorrei che la tua frenesia di venire [?] tu ottenga l’imbarco, cioè tu vieni e io ritorno sarebbe da farsi prendere un colpo.

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A Bordo – S. Fè 20-8-47

VIAAEREA

 

Alla Signora

Barbieri Maria

Via Saturnia N° 55

(Quartiere s. Giovanni) Roma

Italia

 

Spedisce Piacentini Mario

A Bordo della nave S.ta

Porto – Santos –

Brasile

 

A Bordo – S. Fè 20-8-47

 

Cara Maria

Navico da 3 giorni verso l’Italia, approfitto scriverti facendo sosta a Santos – con la speranza che ti possa giungerti questa mia al più presto. Scrissi in data del 12-8- ove ti accennai che la mia decisione era presa con venire via. Voglio augurarmi che ti sia giunta – anche questa – così non starai più a cervellarti e rammaricarti l’animo per venire via, credi

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Mobilità dei confini e modelli migratori: il caso della Venezia Giulia

Modelli Regionali di Emigrazione

 

Franco Cecotti

 

Mobilità dei confini e modelli migratori: il caso della Venezia Giulia

 

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In molti dei saggi pubblicati nell’ “Archivio Storico dell’Emigrazione Italiana” viene rilevata la difficoltà di delimitare il fenomeno migratorio ad un ambito regionale, sia quando si fa riferimento ad una ripartizione amministrativa attuale, sia quando si prende a modello territoriale una regione storica. Spesso all’interno delle stesse regioni (amministrative o storiche) risulta più produttivo analizzare sub-aree con analoghe caratteristiche fisiche, come la montagna, la pianura e simili, che condividono condizioni culturali e demografiche piuttosto con altri territori, che non con quelli amministrativamente contigui.

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La storia italiana è da sempre (anche) una storia di migrazioni

 
Mercoledì 16 viene inaugurata a Torino la mostra Fare gli italiani.Tra le  tredici “isole tematiche”, dedicate ad approfondire i fenomeni che maggiormente hanno influito sulla storia italiana, sono per la prima volta inseriti a pieno titolo i movimenti migratori.

Il paradigma migratorio italiano per cifre, durata, varietà di mete e di provenienze rappresenta  un fenomeno complesso che non ha ancora  avuto un’adeguata collocazione nel discorso pubblico italiano pur avendo riscosso negli ultimi anni una grande attenzione nella storiografia.
L’Italia ha visto varcare i confini nazionali 29 milioni di italiani, non tenendo conto dei rientri e delle migrazioni interne, dal momento dell’Unificazione del paese a oggiAggiungi un appuntamento per oggi. L’Italia ha partecipato con i suoi movimenti di popolazione alla prima e alla seconda globalizzazione, realtà che ha visto, e che vede, uomini e donne dalle più diverse origini emigrare nei più diversi contesti. Ma sono ancora numerosi gli stereotipi che ne accompagnano la storia. L’immaginario delle migrazioni italiane, perlomeno a livello pubblico, è rimasto a lungo legato alla grande emigrazione e alle Americhe, e solo in anni recenti l’attenzione si è estesa alle migrazioni postbelliche e all’Europa. Ci si è dimenticati spesso che tutte le regioni italiane sono state toccate dai fenomeni migratori che si sono divisi equamente tra Europa, paesi oltreoceanici  e Mediterraneo.

saluto_bandiera
Saluto alla bandiera Americana

L’Hospedaria de imigrantes: la porta dell’America

L’Hospedaria de Imigrantes di São Paulo è uno dei luoghi simbolo delle migrazioni nelle Americhe. Come Ellis Island per gli Stati Uniti, Pier 21 per il Canada, l’Hotel de Inmigrantes per l’Argentina – solo per citare i più noti punti di approdo dei piroscafi carichi di emigranti – l’Hospedaria ha rappresentato per chi arrivava in Brasile una delle principali porte d’ingresso, una delle porte per l’America. A volte solo per alcuni giorni, a volte per intere settimane, le sale dell’Hospedaria hanno ospitato nel corso di novant’anni quasi due milioni di persone – in maggioranza italiani – di oltre settanta nazionalità diverse dell’Europa, dell’Asia e del Medio Oriente. Se a questi si aggiungono i migranti interni, oltre un milione in gran parte in arrivo dagli stati del Nord–Est, arriviamo a più di tre milioni di persone, tre milioni di schegge di storia delle migrazioni in Brasile.
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