Lo sguardo di Leonilda

Lo sguardo di Leonilda. Una fotografa ambulante di cento anni fa. Leonilda Prato (1875-1958), a cura di Alessandra De Michelis, Cuneo, Eventi edizioni, 2003, 132 pp.

Il lavoro di questa singolare fotografa può essere assimilato ai mestieri itineranti che nei secoli scorsi si esercitavano in molte aree montane italiane ed europee.
Leonilda era infatti una fotografa-ambulante di Pamparato, uno dei tanti paesi del cuneese, zona piemontese dalla quale si è sempre emigrato. Leonilda condivideva tale esperienza con il marito, un musicista ambulante cieco, che esercitava la sua attività lungo le strade dell’Italia e della Svizzera. Il racconto che Alessandra De Michelis ha costruito attorno alle immagini del catalogo – quasi tutte anonime e senza riferimenti – ci rimanda alla storia familiare di questi due protagonisti – la sola che abbia lasciato tracce documentarie – e ai tanti altri ritratti di sconosciuti personaggi. Affiorano così gli scorci di una vita quotidiana povera e sofferta e gli affreschi di riti domestici severi e rigorosi. Colte sullo sfondo di povere facciate di case, sulle quali venivano simulati ingenui e miseri scenari, le immagini ritratte da Leonilda sono le più efficaci testimonianze coeve di un mondo di contadini e di emigranti ormai scomparso.

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