Le migrazioni dalla Puglia in età moderna e contemporanea

La marginalità della Puglia nelle grandi fasi dell’emigrazione nazionale e meridionale, il suo ruolo appartato, ad esempio nella transizione tra XIX e XX secolo, con valori migratori per così dire fisiologici sino alla metà degli anni Ottanta e poi, con il principiare del nuovo secolo, con valori non più trascurabili in cifre assolute, pur tuttavia dimezzati, all’incirca sino al 1910, rispetto al dato meridionale, possono forse spiegare la persistente indifferenza della storiografia ad indagare tempi ragioni e modalità delle migrazioni1.
Sino a tutti gli anni Settanta ad interessarsi di emigrazione non vi sono che gli studi di Franca Assante, lavori di certo importanti per la capacità di aprire la strada ad indagini successive, ma di fatto sintesi storico demografiche che, sulla base di fonti statistiche e documentarie formali e oggettive, dalla letteratura e pubblicistica d’epoca alle inchieste parlamentari, legano le ragioni delle migrazioni ai caratteri strutturali ed ai cicli dell’economia agricola locale, ne leggono gli effetti indotti di invecchiamento e di femminilizzazione della popolazione nelle aree di partenza ma anche di complessivo arretramento di quelle economie locali che proprio dall’emigrazione avrebbero potuto trarre spinte modernizzatici2.
Continue reading

Le elezioni politiche italiane del 9 aprile 2006 in Germania

Diciamo la verità. Noi italiani che viviamo in Germania eravamo convinti che soltanto una minoranza dei circa 650 mila italiani qui residenti avrebbe votato. Prima ancora che ci giungessero a casa i plichi con le schede elettorali, ci venivano in mente le percentuali ridicole (meno del 10%) della partecipazione a scadenze importanti come le consultazioni amministrative comunali tedesche, alle quali noi stranieri comunitari siamo ammessi, oppure le cifre ancora più basse del voto per eleggere i Comitati consultivi degli stranieri (organismi a livello locale). Tutte esperienze diventate lo specchio di un disinteresse sconcertante e pericoloso dei nostri connazionali.
Un altro “dubbio” della vigilia era la domanda: a cosa serve avere una rappresentanza al Parlamento di Roma, quando non ne abbiamo una a Berlino? Al Bundestag la comunità turca ha cinque rappresentanti, quella italiana zero. Gli italiani sono arrivati in Germania, con in mano i primi contratti di lavoro per l’industria e l’agricoltura tedesche, ben cinquanta anni fa e le condizioni della loro vita vengono dettate dalla politica tedesca, non da quella italiana.
Continue reading