If the Sidewalks of These Streets Could Talk

If the Sidewalks of These Streets Could Talk

Marina Cacioppo, “If the Sidewalks of These Streets Could Talk”: Reinventing Italian-American Ethnicity. The Representation and Construction of Ethnic Identity in Italian-American Literature, Torino, Otto, 2005, 170 pp.

If the Sidewalks of These Streets Could TalkGli studi svolti o coordinati da Werner Sollors a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta hanno contribuito all’affermazione sia del concetto di etnia come fluida costruzione sociale e culturale, soggetta a un continuo processo di rinegoziazione tramite l’interazione tra le comunità immigrate e la società di adozione (Beyond Ethnicity, New York Oxford University Press, 1986; The Invention of Ethnicity, ivi, 1989), sia del principio che l’americanistica debba includere anche l’analisi dei testi creati dalle minoranze statunitensi in lingue differenti dall’inglese (Multilingual America, New York, New York University Press, 1998). Marina Cacioppo ricorre a queste due nozioni per svolgere un’acuta riflessione su come sia stata rappresentata e si sia trasformata l’identità italo-americana attraverso un esame attento e originale di tre generi […]

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La Nonciature de France (1819-1904) et ses archives

La Nonciature de France (1819-1904) et ses archives

Olivier Poncet,, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2006, 338 pp.

 La Nonciature de France (1819-1904) et ses archivesSu questa rivista abbiamo più volte segnalato l’importanza degli archivi ecclesiastici per lo studio dei movimenti emigratori. Un recente volume corrobora con le sue indicazioni questa petizione di principio.
Olivier Poncet insegna all’École Nationale de Chartes di Parigi, dopo aver trascorso alcuni anni a Roma come borsista dell’École Française e aver lavorato agli Archivi Nazionali francesi. Negli ultimi anni si è imposto come uno dei grandi esperti di storia vaticana: si veda il suo Les entreprises éditoriales liées aux Archives du Sainte-Siège. Histoire et bibliographie, Rome, Collection de l’École Française de Rome, 2003, nonché Offices et Papauté (XIVe-XVIIe siècle). Charges, hommes, destins, a cura sua e di Armand Jamme, Roma, Collection de l’École Française de Rome, 2005. In questo settore non si è limitato soltanto all’età moderna (il settore storiografico dal quale proviene, cfr. Pomponne de Bellièvre (1529-1607), un homme d’État au temps des guerres de Religion, Paris, École des Chartes, 1998), ma ha approfondito i rapporti tra Francia e Santa Sede sull’arco di più secoli, come dimostra l’importantissimo saggio Grammaire et diplomatie sous la Troisième république. 

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Astigiani nella Pampa. L’emigrazione dal Piemonte, dal Monferrato e dalla provincia di Asti in Argentina

Astigiani nella Pampa

Giancarlo Libert, , Torino, Associazione amici degli archivi piemontesi, 2005, 318 pp.

Astigiani nella Pampa. L’emigrazione dal Piemonte, dal Monferrato e dalla provincia di Asti in Argentina Tra tutte le correnti migratorie regionali italiane, quella piemontese è notoriamente una delle più studiate. Questo è avvenuto – come rilevato dai più recenti bilanci storiografici sulla dimensione regionale dell’emigrazione italiana – grazie alle numerose iniziative che in Piemonte sono state intraprese a livello regionale, subregionale e locale, con il supporto di enti, istituzioni e fondazioni particolarmente attente a questa importante componente della storia della regione. Nell’ambito di questa nutrita produzione bibliografica il volume di Libert colma tuttavia un vuoto, perché si concentra su una delle realtà provinciali finora meno analizzate. Come è stato infatti rilevato nell’ampia rassegna bibliografica, pubblicata dalla Regione Piemonte nel 1999, l’astigiano ha ricevuto minore attenzione, nelle ricerche sull’emigrazione regionale, pur trattandosi di una delle aree con una vocazione migratoria molto antica.

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